La giuria del 12° Concorso fotografico “IL MARGINE” riunitasi il giorno venerdì 6 maggio ha proceduto all’esame di:
N° 81 fotografie in bianco e nero di 21 autori
N° 107 fotografie a colori di 27 autori
per un totale di 188 opere di 30 autori
Ha deciso di ammettere:
N° 25 fotografie in bianco e nero di 11 autori
N° 40 fotografie a colori di 15 autori
per un totale di 65 opere
Ha stabilito di assegnare i premi in palio come segue:
SEZIONE BN
1° PREMIO: Sandra Zagolin
Piove di Sacco (Padova)
Con le opere: “Bambini del mondo” N.1-4
2° PREMIO: Roberta Ragozzino
Bolzano
Con le opere: “Inquietudine" N.1-2
3° PREMIO: Alessandro Zaccaria
Bolzano
Con le opere: “Nel gelo" N.3-4
SEZIONE STAMPE A COLORI
1° PREMIO: Renzo Mazzola
Ledro (Trento)
Con le opere: “Lievi come farfalle” N.1-4
2° PREMIO: Giulio Montini
Casnate (Como)
Con le opere: “Il mondo di Beppino” N.1-4
3° PREMIO: Adriano Favero
Legnaro (Padova)
Con le opere: “Ginnastica" N.1-4
LA GIURIA
Stefano Degasperi - fotografo professionista
Emo Magosso - fotoamatore B.F.I.
Riccardo Di Valerio - responsabile sezione fotografica del C.C. S.Giacomo
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" Nel Gelo" N.1 - 2
Alessandro Zaccaria di Bolzano propone due immagini dal titolo “Nel Gelo”.
Le condizioni atmosferiche creano spesso delle occasioni irripetibili che il fotografo sensibile prova a cogliere e così è stato per Zaccaria che si aggiudica il 3° premio nella sezione BN.
Le formazioni di ghiaccio, che si producono a temperature molto basse e un'alta umidità dell'aria danno origine alfenomeno della galaverna.
Freddo, vento e umidità hanno rivestito alberi, steccati e quanto altro ancora, di una bellissima trama di neve ghiacciata, un arabesco destinato a durare poche ore, come un sogno.
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"Inquietudini"
2° premio a Roberta Ragozzino di Bolzano con due opere dal titolo: “Inquietudini”.
L'autrice si ispira alla corrente artistica della metafisica di cui De Chirico è considerato il maestro fondatore.
I manichini dalle fattezze di un uomo e una donna sono posti in uno spazio geometrico dai contorni precisi e si osservano silenziosamente.
La composizione è molto curata e denota una indubbia abilità da parte dell'autrice nel collocare spazialmente gli oggetti che costituiscono questa immagine. Si tratta infatti di una fotografia elaborata digitalmente.
L’interpretazione di quanto vuole comunicare l’autrice può essere oggetto di discussione; personalmente visto che si parla di " Inquietudini " vedo in questa immagine la difficoltà dell’uomo moderno a comunicare e cercare con i propri simili un dialogo sincero; ancora più problematico è forse il rapporto uomo-donna. In ogni caso i manichini notoriamente muti rendono impossibile la comunicazione.
Nell’ immagine delle mani vedo invece il segno del disagio e della la paura, un senso di soffocamento visto anche lo spazio angusto dove le mani sono collocate.
Possiamo chiederci paura di che? Paura di cosa? Forse può trattarsi semplicemente di un brutto sogno, di un incubo che produce appunto inquietudine.
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"Bambini"N.1 - 4
1° premio a Sandra Zagolin di Piove di Sacco in provincia di Padova con il portfolio dal titolo “Bambini del mondo”.
E’ un lavoro coerente, aspetto questo che generalmente è venuto a mancare nel nostro concorso; molti autori hanno partecipato infatti con soggetti differenti che hanno messo in difficoltà la giuria. Un ritratto, un paesaggio e a fianco una foto sportiva possono anche andar bene ma solo se ognuna di queste immagini è perfettamente riuscita; se invece la qualità è scadente il tutto può sembrare il frutto di una certa improvvisazione.
Ricordo che un portfolio è un gruppo di immagini in cui si affronta un solo tema, un gruppo di immagini coerenti in cui la narrazione deve avvenire in modo fluido ma non ripetitivo.
Ogni foto deve dire qualcosa di diverso in modo da arricchire il racconto.
La nostra autrice ha colto con sapienza le espressioni dei bambini, la loro spontaneità, a volte la loro gioia altre la loro tristezza. Nei bambini possiamo ancora riconoscere la curiosità dello sguardo, la spavalderia del possesso dell’agognato ma quanto inutile cellulare, lo sguardo trasognato ma attento dei bambini più piccoli, il sorriso e atteggiamento tutto femminile delle giovani adolescenti.
Un sottile soffio di vita caratterizza queste immagini della Zagolin.
" Ginnastica "
3° Premio a Adriano Favero un altro autore della provincia di Padova con il portfolio dal titolo “Ginnastica”.
Le performance delle ragazzine riprese in queste immagini costituiscono sicuramente un soggetto fotografico interessante. Il portfolio è molto elegante e pulito. Una nota che è opportuno sottolineare è che la scelta del formato e dell’impaginazione è fondamentale per rendere appieno il valore di una foto.
Non sempre la grande stampa da il massimo dei risultati, spesso si perde in qualità a causa dell’ingrandimento oppure della bassa risoluzione di ripresa.
L’autore ha fatto qui la scelta migliore, il taglio più opportuno per cui il complesso delle opere risulta molto gradevole all’occhio.
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" Il mondo di Beppino "
2° premio a Giulio Montini Casnate (Como) con le opere: “Il mondo di Beppino”.
Autore esperto che dimostra un’ottima padronanza nella scelta dell’inquadratura, nella scelta delle luci, nel cogliere l’espressioni del soggetto e qui il soggetto è Beppino personaggio d’altri tempi che immaginiamo viva in solitudine chiuso nei propri ricordi ma nello stesso modo aperto al visitatore rispettoso e paziente.
La foto di ritratto e quella di ambientazione come in questo caso, non è un mordi e fuggi; il fotografo deve entrare in sintonia con il soggetto, acquisirne la fiducia, solo successivamente sarà possibile eseguire una immagine che denoti questa empatia tra soggetto e fotografo, immagine che potrà poi essere pienamente apprezzata dalla giuria e dal pubblico.
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" Lievi come farfalle "
1° Premio a Renzo Mazzola con il portfolio “Lievi come farfalle”.
L’autore trentino affronta anch'egli il tema della danza ma in modo diverso da Adriano Favero.
In questo caso sfrutta i lunghi tempi di esposizione per ottenere quel bellissimo effetto che è il mosso.
E’ possibile che abbia accompagnato lo scatto con il movimento della macchina fotografica stessa, sommando così gli effetti dell’uno e dell’altro.
Il risultato è fantasmagorico, irripetibile con bellissime assonanze di colore in cui a volte, fluttuano leggiadri i corpi delle ballerine, lievi appunto come farfalle.
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