LE OPERE: SEZIONE TEMA LIBERO
Giulio Montini di Casnate(CO) si aggiudica il 3° premio con l’immagine “LA CAPOFILA”. Anche le altre immagini ammesse sono sicuramente valide. Il tutto costituisce un piccolo portfolio omogeneo e coerente che ci riporta in una realtà forse povera ma ricca di colori, quella dei costumi dei ragazzi di una sperduta scuola nepalese
Vincenzo Gentile di Merano con uno scatto che ci ricorda il fotografo Gianni Berengo Gardin ci porta nei deserti americani, in quelli spazi sconfinati dove il relitto di una macchina d’epoca costituisce il punctum indispensabile per percepire la profondità di quel paesaggio.
E’ Bucchieri Italo di BZ ad aggiudicarsi il primo premio. A quanto pare nel patrimonio genetico degli afgani gli occhi chiari, tipicamente nordici non mancano. Questa immagine ci ricorda una fotografia famosa apparsa su Nature non molti anni fa: allora erano due occhi verdi e profondi che scaricavano sul mondo tutta la rabbia per le tribolazioni di una popolazione in guerra da sempre.
Tornando all’immagine di Bucchieri ci si può porre la seguente domanda: è bella e espressiva la bambina della foto o è stato il fotografo a immortalare nel momento opportuno il soggetto e quindi a dare emozione a chi quella immagine la osserva?
Il titolo “SOFFERENZA” è esplicito in questo senso; il fotografo ha colto la bimba in un momento di tristezza, potremo dire che ha colto l’attimo e questo va a suo merito.
LE OPERE: SEZIONE PORTFOLIO
Adriano Boscato di Pove del Grappa(VI) con il portfolio: “ FIBRE ” si aggiudica il terzo premio nella sezione portfolio. Trattasi di un reportage di un avvenimento sportivo, l’esibizione di alcuni culturisti davanti a pubblico e giurati.
Buona la scelta del BN e l’inquadratura, buono l’editing che sottolinea grazie al contrasto elevato la muscolatura e dunque le “fibre” degli atleti.
Renzo Mazzola di Concei (TN) con “ FUNERALE ORTODOSSO ” si aggiudica il secondo premio. C’è forse un’immagine di troppo nel lavoro dell'autore, una nota stonante, un furgone un po' troppo evidente che distrae l'occhio dell'osservatore.
Per il resto il lavoro è coerente, ogni immagine ha in sé degli elementi di novità e nulla vi è da eccepire riguardo agli elementi estetici, espressivi e all’editing di queste immagini.
Sandra Zagolin di Piove di Sacco(PD) si aggiudica il primo premio con l’opera: “ GIANCARLO: IL SARTO DI VENEZIA ”. La fotografa esegue una serie di immagini in un laboratorio che ai giorni nostri si fatica a trovare. Il sarto è una professione ormai scomparsa e l' originalità di questo lavoro sta proprio nella ricerca condotta dalla fotografa che manifesta in questo molta sensibilità.
Buona la regia, ogni foto porta con sé elementi di novità, non vi sono immagini incoerenti, ottima la qualità dei files. Forse un maggiore pathos lo si poteva ottenere col BN ma questa è l'opinione dei giurati.
IL VIDEO DEL CONCORSO (PROSHOW)
Note critiche
Il concorso di quest’anno organizzato in concomitanza con i 30 anni di vita del Centro C.S.G. porta con sé delle novità:
La prima è legata al fatto che i partecipanti invece di inviare le foto stampate hanno inviato i file digitali tramite CD. In questo modo abbiamo voluto contenere le spese di spedizione sia dei concorrenti che del circolo. Unico neo; non è detto che la stampa di laboratorio sia in perfetta sintonia con quanto avrebbero desiderato gli autori, ma d’altra parte facendo riferimento ad un laboratorio fotografico fidato è stato possibile garantire una qualità di stampa omogenea.
La seconda novità è costituita dalle due sezioni del concorso di cui la prima e forse più impegnativa era quella del portfolio. La sezione tema libero era inoltre unificata nel senso che non si distingueva tra BN e colore. Di fatto sono pochi i fotoamatori che ancora si dilettano con la stampa fatta con l’ingranditore di casa, ci si affida anche in questo caso ai laboratori ottenendo immagini se non di qualità paragonabile a quelle di una volta, sicuramente discrete.
Per la sezione portfolio la giuria ha provveduto a stilare una linea guida per valutare ciascun lavoro. Abbiamo stabilito 7 punti che brevemente riporto (tra parentesi il punteggio parziale).
La realizzazione di un portfolio parte spesso da una serie di immagini omogenee che riguardano uno stesso soggetto, paesaggio, protagonista o avvenimento. Molto più impegnativo secondo la giuria è partire da una idea e realizzare successivamente le foto. In questo caso anche se non di molto il punteggio sale. (0-1)
Il portfolio deve essere costituito da immagini coerenti, che trattano lo stesso argomento. Ogni immagine dovrebbe portare con sé degli elementi di novità e devono essere evitate delle ripetizioni nonché “stonature” che peggiorano l’armonia del tutto.(0-2)
E’ ovviamente fondamentale il racconto, ossia il soggetto proposto dall’autore; un reportage diciamo “turistico” non è generalmente sinonimo di originalità. Un lavoro nato tra i muri di casa potrebbe esserlo anche se realizzarlo potrebbe essere molto difficile. (0-2)
Questi punti caratterizzano da sempre la fotografia; ogni foto è frutto della capacità del fotografo di saper inquadrare, di scelte opportune per quanto riguarda la focale degli obiettivi utilizzati. Fondamentale, ad esempio nella foto sportiva come nella caccia fotografica può essere l’attimo, l’istante in cui viene scattate l’immagine. (0-2)
Il fotografo ha a disposizione mezzi espressivi diversi: il BN o il Colore, il mosso o lo sfuocato, tecniche che permettono di valorizzare al massimo il soggetto ripreso.(0-2)
L’editing nell’era del digitale è un passaggio obbligato; le foto che scarichiamo dalla macchina digitale sul PC difficilmente possono essere stampate senza alcun intervento. Saturazione dei colori, contrasto, correzione delle dominanti, taglio della foto e altri interventi di miglioramento sono ormai patrimonio imprescindibile dei fotografi dell’era digitale.(0-2)
Infine, aspetto questo molto complesso: il portfolio è semplicemente il risultato della somma delle singole immagini o gli si può essere attribuire un significato ulteriore? E’ possibile nel passaggio dal molteplice inteso come serie di foto, al singolo inteso come portfolio, ottenere qualcosa di più?
Di questo aspetto dai lavori che sono pervenuti quest’anno, la giuria non ne ha avuto riscontro. (0-1)
Per ogni autore abbiamo dunque stilato una scheda e ottenuto un punteggio ma solo dopo un ulteriore confronto tra i giurati è stato possibile aggiudicare i premi.