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BOMBAY
di MARIO ROSSATO(VI)
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NEPAL
di ROBERTA RAGOZZINO(BZ)
In questa serie di fotografie come anche in quella del Sig. Rossato l’aspetto rilevante sta negli sguardi che incrociano direttamente l’autore di queste immagini e indirettamente noi che ora le osserviamo. Nel ritratto e nella figura ambientata, le teorie sulla comunicazione parlano chiaro: il dialogo necessita dello sguardo diretto dell’interlocutore; solo così si ha la massima attenzione da parte di chi legge l’immagine e la massima trasmissione di emozioni e pensieri.
SILVIA
di RENZO MAZZOLA(TN)
Il genere affrontato da questo autore è il nudo.
In queste immagini è importante la forma della sedia come quella del corpo; allo stesso modo è importanteil grafismo del giornale utilizzato come fondale e la morbidezza del tono che evoca un'atmosfera sognante.
Queste immagini sapientemente costruite, avrebbero detto qualcosa di più a colori? Sicuramente no!
Non è stato necessario arricchire, sovraccaricando le immagini con il colore, è bastato conferire la calda tonalità seppia per raggiungere un risultato esteticamente valido.
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PARCO GIOCHI
di ADRIANO BOSCATO (VI)
Si tratta di un lavoro ben costruito dove è presente un’ottima regia.
La giuria ha premiato l’idea semplice e il modo efficace di come l’autore ha trasposto in immagini questo gioco di bimbi sfruttando la tecnica del mosso.
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IL NUMERO 11
di BRUNO DALLE CARBONARE(VI)
L’autore ha voluto evidenziare l’agonismo del giocatore che porta questo numero sulla maglietta. Lo sport ha dato e continua a dare alle persone colpite da grave handicap una possibilità in più per poter continuare a vivere e dimostrare a se stessi ed agli altri che non tutto è finito.
Nell’attività sportiva come anche in quella intellettuale ci si può buttare a capofitto trovando un motivo in più per non chiudersi nella sofferenza e nel dolore.
Questo portfolio ci apre gli occhi su una realtà che per quanto lontana può in modi diversi coinvolgere anche la nostra vita; fondamentale è quindi il suoi valore etico.
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IVREA: LA BATTAGLIA DELLE ARANCE
di ALESSANDRO ZACCARIA (BZ)
Ecco una situazione classica in cui il colore gioca un ruolo fondamentale. Zaccaria fotografa il carnevale di Ivrea e in questo avvenimento folcloristico come anche nei carnevali di tutta Italia ovvero nelle processioni, nelle infiorate o in quanto altro, l’obiettivo fondamentale della fotografia è quello di mettere in evidenza il costume degli attori, l’espressività delle maschere, la vivacità della festa.
Associereste la vivacità con il bianco e nero?
Anche qui la risposta è negativa. E’ l’uso della diapositiva o del negativo a colori che da forza alle immagini coinvolgendo lo spettatore nell’avvenimento e nell’azione ritratta.