Nadar fu fra i primi a cogliere le straordinarie potenzialità della neonata arte fotografica e a favorirne lo sviluppo, diventandone così in breve tempo uno degli interpreti più autorevoli.

Abilissimo ritrattista, si distinse per le sue abilità compositive e per la compenetrazione psicologica con la quale si rapportava al soggetto, doti che lo equiparavano del tutto a un buon pittore. Nadar, infatti, sapeva gestire il contesto nel quale scattare la foto, predisponendo con grande abilità la luce ambientale (sia questa naturale e artificiale) e il modo con cui essa interagiva con i volumi.

 

« Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare »