William Henry Fox Talbot

 

Talbot W.H.F.

 

 

Il primo negativo su carta "La finestra dell'abbazia di Lacock" 1835

 

Talbot presenta i risultati delle sue ricerca alla Royal Institution di Londra il 25 Gennaio 1839. Egli brevetterà inizialmente l'invenzione del calotipo (dal greco kalòs: bello) o disegno fotogenico ma nel 52 rinuncerà ad una parte dei diritti.

 

 

Calotipo (1840) (proprietà biblioteca Estense di Modena)

 

 

Stampa da negativo 1839

 

 

Frontespizio del primo libro di fotografie "The Pencil of Nature" 1844

 

 

 

Può considerarsi il primo libro di fotografie della storia, un volume che riunisce 24 immagini accompagnate da diversi testi di commento. Talbot inviò una copia del suo libro al matematico modenese Giovan Battista Amici, pregandolo di farne dono al Granduca di Toscana Leopoldo II.

Lo scambio di conoscenze tra personaggi di diverse aree geografiche avrebbe favorito la rapida circolazione delle immagini e lo sviluppo rapidissimo delle conoscenze dei materiali e delle tecniche fotografiche.

 

Positivo dal libro "The Pencil of Nature" 1844

 

 

Ritratto dello scienziato inglese John Herschel della J.M.Cameron (1867)

 

E' sua la scoperta del bagno di fissaggio che permetteva di ottenere dei positivi stabili nel tempo.

 

 

 

 

 

I primi trucchi 1855

 

 

La " carte de visite " A.A.E.Disderi 1860

 

Disdèri apre il suo studio nel 1854 e brevetta la <carte de visite>. Su una sola lastra era possibile registrare più immagini di formato 6x9 che venivano poi stampate, ritagliate e incollate su cartoncino con la firma dello studio.

Con questo sistema che permetteva di economizzare i costi, la fotografia divenne sempre più popolare. In quel decennio gli studi fotografici che si dedicavano al ritratto ebbero notevole sviluppo.

 

Uso e abuso dei fondali finti (1870)

 

 

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