Fotografa con il cuore ma usa anche la testa...

 

 

 

Quelli che seguono sono pensieri, note critiche, osservazioni che ho potuto trovare sul web. Sono contributi di autori diversi; tutti fanno riferimento alle opere esposte alla Biennale di Venezia 2007.

<< La Biennale di quest'anno focalizza l'attenzione sull’opera d’arte contemporanea come instabile sintesi di opposti, come tensione intellettuale e seduzione dei sensi; un percorso che pone in questione la dicotomia tra sensibile e intelligibile, forma e contenuto, apparenza e verità >>.

 

 

 

 

<< Invertendo l’ordine e la logica, l’opera creata paradossalmente mantiene sospesa la nostra coscienza frammentata e così facendo ci permette di afferrarne le contraddizioni >>.

 

 

 

 

<< Senso di spaesamento, che attraversano come un continuo brivido l’esperienza dell’uomo contemporaneo. Violenza, ferocia, e poi ossa umane e un aereo che precipita con un Cristo in croce legato alla fusoliera. Ma anche foto di persone morte in Iraq e in Afghanistan. E ancora panico e utopia che, raccontati in video, proponevano di nuovo violenza, guerra, decadimento, vecchiaia e morte >>.

 

 

 

 

<< Artisti provenienti da tutto il mondo in un disordine che si mescola con l’entusiasmo di conoscere quello che sta succedendo intorno a loro. Questa è veramente l’unica cosa che nella Biennale non ha subito mutamenti: l’opportunità di rendersi conto dello stato dell’arte nel mondo. I linguaggi sollecitati dalle nuove tecnologie hanno allargato le possibilità espressive e di conseguenza il numero di coloro che possono confrontarsi su questi sentieri, così che le opere esposte si sono moltiplicate >>.

 

 

 

 

<< La nostra è una cultura che sempre più riconosce la parte emozionale come "lingua" per leggere con più profondità la realtà e dare un senso alle cose >>.

 

 

 

 

<< Alcuni artisti hanno sentito l'esigenza di "giocare", di tornare bambini, di cercare il divertimento e di abbandonare le situazioni serie e gravi. El Anatsui, il più famoso scultore africano, ha costruito due bellissimi "arazzi" che riempivano da soli una sala dell'Arsenale >>.

 

 

 

 

<< Ma vengono ancora ribaditi il senso di appartenenza e quello di sradicamento, la fragilità della società e della cultura di fronte al conflitto e l'effimero sostegno dell’arte di fronte alla morte >>.

 

 

 

 

 

 

<< Ma sono temi affrontati più con malinconia che con rabbia, con accettazione e disincanto, forse solo, con un tasso maggiore di elaborazione del dolore >>.

 

 

 

 

<< Il filo rosso proposto appare evidente: la violenza generata dalla guerra, la distruzione, la povertà, il razzismo, la difficoltà di una vita “normale”, il terrorismo, sono tutti temi affrontati e riletti nelle opere esposte >>.

Alcune di esse cariche d'ironia, consentono un sorriso come la " Fabianski Home "  che riporta la mano imbalsamata del socio più assente della nostra associazione, talmente assente che lo diamo per morto. Fortunatamente qualche volte ricompare....

 

 

 

 

<< La storia dell’arte è una trama di epifanie intessuta da molte mani >>.

( Il termine epifania viene usato per identificare dei particolari momenti di intuizione improvvisa in cui un'esperienza, sepolta da anni nella memoria, sale in superficie nella mente, riportando tutti i dettagli e le emozioni vissute ).

<< Il tempo presente dell’arte è il bordo esterno di un'opera in progress. In un qualunque punto del processo quel bordo può strapparsi o essere irregolare e rendere il disegno in formazione, irritante… riflettendo la difficoltà di fare arte in un tempo inquieto, come quello che stiamo vivendo oggi.

Più che aggiustare i bordi o ritessere i fili saltati e risistemarli, questa mostra si concentra sulle aree dell’attività artistica corrente che indicano i possibili disegni emergenti senza presumere di tracciarli o prefigurarli nella loro interezza >>.

 

 

 

 

 

<< Ogni opera è lì a parlare per sé. Insieme, le corrispondenze tra le opere - che siano esse armoniose o dissonanti - solleciteranno l’attenzione del pubblico, verso la diversità di emozioni >>.

 

 

 

 

<< Si ha la certezza che le nostre capacità di comprensione superino di gran lunga il potere di sistemi, teorie, e definizioni volti a contenerle. L’immaginazione è un bacino in cui questa eccedenza trabocca e si riversa e l’arte scava canali capaci di collegare tra loro parti della coscienza un tempo isolate e segregate, inondandola e riempiendola della sua interezza >>.

 

Nota pessimistica conseguente alla visita della mostra: dalle immagini allegate quello che si prospetta è un futuro roseo pieno di aspettative: il riposo eterno raggiunto prima della scadenza naturale dei tempi. E non è detto che le ossa possan trovar la pace...

Nota tecnica ottimistica da cui traspare la fede nella ragione e nella scienza: le immagini allegate tutte dell'autore del sito, sono state riprese all'interno degli spazi dell'Arsenale con macchina compatta digitale montata su cavalletto a causa dei lunghi tempi di esposizione.

Nota finale per i fotoamatori: se l'è el caso de lassarghe la pele prima del temp, l'è meio lassarghela con la mcchina fotografica al col! Almen uno el se diverte fino all'ultimo!!!

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