COMACCHIO IN FLOU

 

 

 

Comacchio, ultima tappa del viaggio nelle terre degli Estensi. Domenica 4 ottobre dopo aver visitato il Museo della bonifica di Casa Campotto, ci siamo trasferiti a bordo del nostro pullman GT a Porto Garibaldi. Ivi un lauto pranzo a base di pesce ha ristabilito la giusta percentuale di grassi insaturi, perduta durante il lungo girovagare per la città di Ferrara.

 

 

Comacchio era in festa e la qual cosa non mi entusiasmava particolarmente; il paesaggio non ama la confusione e la folla notoriamente mi disturba non poco. Anche a Ferrara lungo le vie medioevali come alla cattedrale e al Castello Estense la confusione era molta e si faceva una gran fatica a camminare. La nostra guida molto preparata, non ci badava a tal punto che attraversava strade e vicoli rischiando di farsi stirare dalle macchine e dalle biciclette. Da parte nostra a causa del rumore della folla era difficile seguire le spiegazioni. Solo a poche decine di metri dal castello, lungo la via Ercole I° la gente andava sciamando e l'atmosfera silenziosa e magica della città rinascimentale riempiva finalmente gli spazi fino alla mura degli Angeli.

 

 

Ma torniamo alla città di Comacchio, alla piccola Venezia degli Estensi. Saliti sul famoso Treponti abbiamo dato un'occhiata fuggevole ai tetti delle case per poi scendere giù lungo i canali per immortalare barche e pescatori che trasportavano per poche decine di metri qualche disinformato turista.

 

 

Ma anche qui i visitatori si concentravo lungo la via principale lasciando liberi i vicoli minori, pronti dunque ad essere immortalati con assoluta tranquillità.

 

 

 

 

Ho elaborato le immagini utilizzando le impostazioni predefinite di Camera Raw. Il bottone magico se così vogliamo chiamarlo è quello relativo alla nitidezza impostata in questo caso sul valore minimo. Questo ambiente di lavoro è di solito utilizzato per le immagini non compresse tipo RAW ma l'ho utilizzato spesso anche per le immagini scattate a Comacchio, tutte in JPG.

 

 

 

Gradevole risulta anche l'effetto dello stesso tipo di "filtratura" sulle immagini mosse prese con lunghi tempi di esposizione:

 

 

Pochi minuti ancora dedicati alla fotografia perchè la visita guidata al lavoriero delle anguille non poteva attendere. Era l'ultima delle fatiche prima del rientro a casa.

 

 

La pesca dell'anguilla vera prelibatezza, inizierà  solo alla fine di ottobre quando il maltempo ed il freddo richiameranno irresistibilmente il pesce verso il mare. Nelle valli da pesca di Comacchio come accade da millenni verrà tesa una rete che oltre ad impedire la migrazione delle anguille verso i luoghi di riproduzione, nel lontano Mar dei Sargassi, li spedirà indirettamente in salamoia o nel piatto dei numerosi estimatori.

Per intanto sulle bancarelle c'è lo stoccafisso che quanto a gusto non è secondo a nessuno.....peccato non poterlo caricare a bordo del pullman dato il profumo non proprio gradevole. Pazienza....

 

 

 

 

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