BASE TUONO

(ma non solo)

<< Galeotto fu il libro.... >>

 

 

Qui Francesca da Rimini non c'entra affatto ma il libro di Stefano Motta " Stati di equilibrio apparente " la cui copertina è riportata di seguito, mi ha aperto nuovi spazi contraerei... come dire che la lettura è da stimolo per sempre nuove ricerche sul campo di battaglia.

 

 

Il romanzo è ambientato alla fine degli anni 60, ai tempi della guerra fredda quando al blocco NATO si contrapponeva quello del Patto di Varsavia.

Le due superpotenze oltre a investire miliardi di dollari e rubli nelle armi convenzionali come carri armati, aerei caccia e bombardieri, nonché navi e sottomarini, costruirono centinaia di postazioni missilistiche a corto, medio e lungo raggio. L'equilibrio del terrore tenne il mondo col fiato sospeso ma si risolse fortunatamente in niente, nel senso che i due blocchi non si fronteggiarono mai apertamente ma appoggiarono stati e popoli diversi nelle guerre di liberazione o presunte tali.

Prima la guerra in Corea poi la crisi di Cuba, la guerra in Vietnam, il regime dei colonnelli in Grecia, le dittature in Centro e Sud Americane, Taiwan e la Cina di Mao, l'Afghanistan e molto altro ancora, sono testimonianze degli attriti e contrasti che si verificarono dopo la seconda guerra mondiale tra il blocco comunista e quello diciamo liberale. E la cosa si potrasse fino al crollo del Muro di Berlino e alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.

In ogni caso i contendenti si armarono a tal punto con testate convenzionali e nucleari che come disse Einstein la guerra successiva si sarebbe combattuta con i bastoni se mai qualcuno fosse sopravvissuto.

 

 

 

Lungi da me rivelare il contenuto della << spy story >>  di Motta ma in quel romanzo Base Tuono giocò un ruolo di primo piano.

E siccome di basi analoghe nel Nord Est d'Italia ce ne furono parecchie << recommi >>  su quella più vicina a Base Caupo ossia sulle pendici del Grappa e in particolare sul Forcelletto che quanto a posizione da i punti a quella ricostruita in Provincia di Trento a Passo Coe (m. 1610).

 

 

 

Gruppi Intercept Target Nike

 

 

Specifichiamo che sul Grappa c'era la stazione radar mentre sul Forcelletto 200 metri più in basso, c'erano i missili pronti al lancio. Il luogo è una lunga dorsale molto panoramica più nel passato che adesso, dove erano ubicati in tre gruppi distinti gli hangar dei missili, gli edifici del personale e i bunker di protezione.

 

 

Area controllo su Cima Grappa

Area lancio sul Forcelletto; sullo sfondo il Pertica

 

Immagini reperibili nel sito Guardiano Silenzioso

 

 

 

Base Nike sul Forcelletto: panoramica con a destra Cima Grappa (m.1775)

 

 

Sulla Cima Nord del Grappa, occupata dalla Base Nato è stata solo di recente smantellata la caserma che il monte Sacro alla Patria da quel lato era proprio uno schifezza. E si badi bene che i militari abbandonarono la zona prima del 1980. Quaranta anni per risistemare il tutto................sti cazzi!

Sul Forcelletto invece sono visibili solo le fondamenta degli edifici. Come avrò modo di constatare visitando il Museo di Base Tuono, la panoramica è stata eseguita dalla sommità del bunker di controllo lancio. Nel bunker a prova di fiamma più che di bomba, si rifugiavano i militari prima del lancio che a parte le testate esplosive i razzi contenevano un bel po' di carburante altamente infiammabile.

In caso di malfunzionamento era consigliabile essere al sicuro dentro il bunker.

 

 

 

Sul cemento ci sono labili tracce; dei segni gialli che delimitavano probabilmente la zona di lancio; si notano poi il lungo binario delle rampe e una struttura a Y dove correvano i cavi elettrici di controllo provenienti dal bunker. Nelle tre piazzole di forma trapezoidale venivano issati gli Hercules che normalmente erano ospitati negli hangar a lato, in posizione orizzontale uno a fianco all'altro, tutto per tre volte come dicevo, lungo la dorsale della montagna e ad altezze lievemente diverse.

Riguardo al bunker si vede ben poco che è stato quasi intermente demolito.

 

 

Bunker dal lato posteriore

La parte più elevata del complesso

 

 

 

 

Per saperne di più migriamo a Passo Coe che ospita Base Tuono; è poco distante da Folgaria, dalla Valle dell'Adige e dall'A.O.C. ( Air Operation Centre ) West Star di Affi. Nomi da romanzi di fantascienza dunque.....ma evidentemente reali!

 

 

 

Schieramento Nike

 

Base Tuono è indicata come 66° Gruppo I.T.  mentre il Monte Grappa come 64° Gruppo I.T.

La sigla sta per " Intercept Target  "  e dunque Intercettazione Bersaglio che era possibile grazie ai S.A.M. (Surface - Air - Missile)  un missile Terra - Aria lanciato da uno dei Gruppi I.T. che costituivano i Guardiani Silenziosi del Nord Est.

Le varie basi nacquero quasi tutte negli anni sessanta e furono smantellate un decennio dopo, specie quelle di alta montagna che era difficile gestirle a causa delle condizioni meteorologiche.

Negli anni del Boom solo economico s'intende, nevicava eccome e le basi radar rimanevano isolate per settimane; i militari si davano il cambio percorrendo lunghi tratti a piedi.

Guerra fredda a parte è noto che i geni tedeschi al servizio del Fuhrer avevano realizzato le V2 con cui bombardavano Londra e questa tecnologia passò prima in Occidente che Von Braun fu subito intercettato ma anche in Oriente che qualche ingegnere todesc divenne comunista suo malgrado.

E dopo la fine della Guerra, iniziò la corsa che fu anche quella spaziale e vide inizialmente i russi in vantaggio con Yuri Gagarin che effettuò il primo volo nello spazio. Furono però gli americani a portare nel 69 il primo uomo sulla Luna.

Era spaziale ma anche era degli armamenti più o meno nucleari costituiti da missili su postazioni fisse ma pure mobili. Qui possiamo inventarci delle sigle a piacimento: SAM - SSM - NAM - AAS e pure  Yellow Submarine che guarda caso è un film e un pezzo musicale del 1968 in totale sintonia con quanto stiamo descrivendo.

Da parte mia sto acquisendo le tecnologie per il C.S.S.I.M. alias Caup Surface Surface Intercontinental Missile che i miei bersagli sono ovunque su questo sfigato di pianeta!

Nell'interessante museo abbiamo trascorso tre ore con in più la visita guidata pomeridiana.

 

 

 

Recentemente hanno aperto una sezione con un nuovo hangar (n. 6) che ospita un F-104S Starfighter restaurato. L'aereo progettato negli anni 60 fu operativo per 40 anni con le dovute modifiche sia meccaniche che elettroniche. Poteva essere usato come intercettore, come bombardiere convenzionale e pure nucleare. Poteva raggiungere i 2 Mach circa 2400 Km/h, velocità paragonabile a quella dei primi missili operativi negli anni 50, gli Ajax ( Aiace ) di cui un esemplare è visibile a Base Tuono.

 

 

F-104S Starfighter

Missile NIke Ajax

 

 

Il sistema Nike-Ajax entrò in servizio anche nelle forze armate di Francia, Germania Occidentale, Olanda, Norvegia, Danimarca, Giappone, Italia e Turchia per un totale di 150 batterie e 6.000 missili.

 

 

Nike Ajax e Hercules

 

Ma dove stava il fronte della guerra fresca e in particolare la cortina di ferro? Il paese direttamente interessato era ovviamente la Repubblica Federale di Germania a ridosso della R.D.T e della Cecoslovacchia. Alcuni paesi non allineati facevano da cuscinetto tra gli opposti schieramenti, tra questi l'Austria e la Jugoslavia a Sud e Svezia e Finlandia a Nord.

 

 

 

Iron Curtain

 

Ma veniamo al punto, ossia all'Hercules che fu lanciato metaforicamente contro il Mig sovietico che aveva seminato gli F 104 dopo aver varcato i confini del suolo padano dove Zaia in fasce già trincava Prosecco a ridosso della Grappa......

 

 

 

Panoramica

 

 

 

Missili Nike Hercules sulle rampa di lancio

 

 

 

Pesante circa 5 tonnellate e lungo più di 11 metri aveva un raggio d'azione di 120 km e poteva raggiungere i 30 km di altezza. La massima velocità raggiungibile era di 3,5 Mach pari a 4200km/h.

Per raggiungere Brentonico dove abbiamo scroccato la cena agli agenti segreti della CIA, luogo che dista in linea d'aria circa 20 km avremo impiegato 16 sec. Il problema era costituito però dall'atterraggio; avremo rovinato il vigneto ubertoso coltivato a Muller Thurgau del Nico da Cazzan ? Già in passato suo padre ebbe purtroppo a che fare con la Gestapo e con i primi V2 tedeschi di cartone come raccontano le cronache del Benaco.

 

 

 

Nicolò Bertoni e il misterioso razzo di Cazzano - Brentonico caduto nel 44

 

 

Ma passiamo ora alla gestione missili:

 

 

 

Sulla sommità del Toraro o se volete del Grappa erano piazzati come minimo 4 radar. Il Lopar ( Low Power Acquisition Radar ) chiamato anche << gianduiotto >> per la forma allungata, copriva distanze fino a 250 km. Individuato il bersaglio passava automaticamente questa informazione ai due Radar TTR e TRR che inseguivano il bersaglio e ne rilevavano distanza e altezza.

Qui gli angoli di Eulero (1707 -1783) di cui la maggior esperta mondiale è la Prof.a  LETIZIA DE NOI ALTRI , sono fondamentali per scoprire l'algoritmo che il cervellone a valvole degli anni 60 elaborava in loop per guidare il missile sul target. Della professoressa è la realizzazione del sistema di piani cartesiani utilizzato per chiarire la cinematica dell'evento.

 

 

 

Gli angoli di Eulero e il sistema di piani ortogonali patriottici

 

 

Ma non perdiamo il filo.......il terzo radar MTR ( Missile Tracking Radar ) attivato dopo l'accensione dell'Hercules il cui booster che imprimeva l'accelerazione iniziale si staccava dopo appena 4 sec, lo guidava sull' I.P. ( Intercept Point ) il punto d'impatto.

I comandi potevano essere impartiti dal bunker attraverso il pannello S.P. ma anche dall'area di controllo radar. Doppio comando doppia sicurezza. E qui rimando al famoso libro....

 

 

 

I due Van di controllo radar e attivazione missili

 

 

Sale di controllo all'interno dei due Van

 

Nel pannello di dx abbiamo un plotter a due pennini che tracciavano sia la traiettoria del target che quella del missile. Il comando di scoppio avveniva quando le due tracce s'incrociavano. C'era anche la possibilità di stampare il documento cartaceo relativo a tutte le fasi dell'operazione che in questo modo il militare responsabile addetto ai comandi, evitava qualche cazziatone termonucleare.

Nel bunker c'era l'S.P. ossia il pannello di attivazione dei missili dove la spia blu indicava che tutti gli Hercules della Base Alfa erano in posizione:

 

 

S.P. -  Launching Section Panel

 

Il sistema in questo caso, poteva controllare 4 unità di lancio, numero tipico delle installazioni sul suolo americano. In Europa ne esistevano solo tre ( Alpha, Bravo, Charlie secondo il codice NATO ). Ciascun hangar conteneva 7 missili per un totale di 21 per ogni base ma spesso si risparmiava... che la crisi energetica era alle porte.

 

 

 

Il bunker della sezione di lancio

 

 

Veniamo infine agli " occhi " del sistema che potevano ruotare di 360 ° e modificare anche l'angolo di elevazione:

 

Il Lopar

 

TTR

 

 

 

I radar erano apparecchiature delicate che dovevano essere riparate dagli agenti atmosferici mediante opportuni teli pressurizzati.

 

 

 

Sul Toraro (m.1897)

 

 

Ma chi erano i " Nemici " dei " Nike " ?

 

 

 

Il MIG 25 Foxbat (Volpe volante ) è forse l'aereo sovietico che superò la cortina di ferro nel romanzo di Motta.....viaggiava a 3 Mach troppo veloce per gli F104 Starfighter ( Cacciatore stellare ) che lo videro passare come una meteora.

L'ultimo missile Hercules fu lanciato nel 2006 dal Poligono sperimentale di Salto di Quirra ubicato nella zona Sud - Orientale della Sardegna. Il lancio durò 18 sec.....e il vettore si schiantò fortunatamente sul Monte Baldo sopra Cazzano.

I vitigni furono salvi! Dio salvi la regina, Nicolò Bertoni e la Prof. Bertotti che inesauribile, alla veneranda età di 97 anni è passata ora alle equazioni cardinali della meccanica celeste......

 

 

 

 

L'ultimo Hercules

 

 

Una escursione sui Colli Euganei lì dove gli Olivetani pacifisti avevano costruito il loro convento, mi ha permesso di dare un'occhiata da vicino anche al S.O.C. ( Sector Operation Center ) che qui è indicato come 1° R.O.C. (?) :

 

 

1° SOC Monte Venda

 

 

Questa base militare era analoga alla West Star di Affi ( da cui dipendeva ) ma era più antica ed è stata operativa dal 1954 al 1998; un tunnel di forma elicoidale con diverse diramazioni lungo più di un chilometro risaliva il monte fino alla cima dove erano installate le antenne radar che spaziavano su mezza Italia. La base di comando era ovviamente nel tunnel dove radon e amianto più che le bombe atomiche della Stella Rossa  hanno avuto ragione dei militari che qui sfortunati loro, hanno operato.

 

 

Monte Venda (m.601)

 

 

" A Memoria Posero " direi che non basta; la zona pur vietata è accessibile a tutti oltre agli Olivetani e i sabotatori inviati da Putin hanno distrutto l'esistente. L'idea che ha permesso di valorizzare Base Tuono purtroppo qui non è mai esistita.

La storia lungi da essere esaustiva non finisce però qui; la base di Naz - Sciaves  vicino a Bressanone preclusa ai taliani e pure ai todeschi che ci azzecca o meglio azzeccava con il sistema Nike?

Non vi è traccia nella famosa mappa del Guardiano Silenzioso, forse bisogna chiederlo agli yankee.

 

CONCLUSIONI:

L'uomo è un animale dotato di mente riflessiva e tale resterà fintanto che la specie sopravviverà. Ha perso la sua innocenza nel momento stesso in cui pronunciò la parola <<Io >> riconoscendosi come soggetto.

Da allora il suo problema - il nostro problema - è stato quello di equilibrare gli istinti con la ragione senza perdere né gli uni né gli altri.

E la storia non è che il racconto di questa infinita vicenda.

Eugenio Scalfari

 

Bibliografia:

Stefano Motta: Stati di equilibrio apparente  Ed. Del Faro 2023

Maurizio Struffi: Missili sul Brennero  Ed. Saturnia 2023

Eugenio Scalfari: Per l'alto mare aperto  Ed. Einaudi 2010

 

P.S.

Con Stefano Motta ho stabilito un contatto email e gli ho inviato l'articolo di cui sopra. Nella risposta ha allegato il seguente link che tratta ovviamente dello stesso tema:

https://www.tm-online.it/tra-james-bond-top-gun-la-guerra-fredda/

Per completezza allego anche il sito del Guardiano Silenzioso dove è possibile reperire molte informazioni del sistema Nike e della guerra fredda:

http://nikemissile.altervista.org/index.html

 

 

 

< HOME >