La giuria dell’ 11° concorso fotografico “IL MARGINE” riunitasi il giorno sabato 8 maggio ha proceduto all’esame di:
N° 132 fotografie in bianco e nero di 34 autori
N° 198 fotografie a colori di 52 autori
per un totale di 330 opere di 55 autori
Ha deciso di ammettere:
N° 40 fotografie in bianco e nero di 13 autori
N° 43 fotografie a colori di 15 autori
per un totale di 83 opere
Ha stabilito di assegnare i premi a disposizione come segue:
SEZIONE BN
1° PREMIO: Simone Lodigiani
Madignano (Cremona)
Con l' opera: “Central Park” N.1-4
2° PREMIO: Luca Bortolato
Mira (Venezia)
Con l'opera: “Consapevolezza" N.1-4
3° PREMIO: Roberto Del Vecchio
Ferrara
Con l'opera: “Guerra e Pace" N.1
SEZIONE STAMPE A COLORI
1° PREMIO: Giulio Montini
Casnate (Como)
Con le opere: “L'uomo e il mare” N.1-4
2° PREMIO: Lucillo Carloni
Riva del Garda (Trento)
Con le opere: “Pellegrini a Lalibela" N.1-2-4
3° PREMIO: Ettore Pilati
Mazzano (Brescia)
Con le opere: “Bambine inquietanti"
LA GIURIA
Ivo Corrà - fotografo professionista- collaboratore Museion
Massimo Pisetta - fotografo professionista
Riccardo Di Valerio - responsabile sezione fotografica del C.C. S.Giacomo
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" Guerra e Pace " N.1
<Guerra e pace> è il titolo della sequenza di fotografie eseguita da Roberto Del Vecchio di Ferrara. Dell’intero portfolio è stata premiata l’immagine più emblematica, quella che lascia basito l’osservatore. Qui infatti lo sfondo è velato dal fumo di un improbabile incendio; dico improbabile ma l’aspetto denotativo mostra effettivamente un velivolo atterrato fortunosamente in un cortile dove appaiono dei panni stesi. A destra due personaggi con elmetto sembrano in tutto e per tutto due vigili del fuoco, intervenuti per fermare l'incendio.
Siamo difronte dunque un incidente, come sembra dimostrare l’ala capovolta dell'aereo ma contemporaneamente la percezione di quei panni stesi ad asciugare toglie drammaticità all’evento rendendo il tutto surreale. E’ altresì possibile che si tratti di uno spettacolo teatrale ma di questo non possiamo esserne del tutto certi. E’ proprio questa incertezza che rende l'immagine di Del Vecchio così interessante ed è per questo che la giuria ha deciso di assegnare all'autore il terzo premio BN.
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"Consapevolezza" N.1-4
L’autore, unitamente alle fotografie, ha allegato una breve presentazione del portfolio eseguito. Si tratta di un lavoro - progetto su Porto Marghera, sulla fabbrica dei veleni, contraddittoriamente luogo di lavoro e dunque di vita ma anche di morte. Il petrolchimico di Porto Marghera, scrive il fotografo, è stato un mostro sempre presente nelle vite di chi vi ha lavorato, ma anche una presenza forte e costante per chi semplicemente lo ha osservato da lontano. La parola –mostro- torna frequentemente nell’appunto dell’autore ma per la giuria, in queste immagini -il mostro- non è così percepibile. La fabbrica dei veleni diventa soggetto secondario, ambientazione e quasi con connotazione positiva, archeologia industriale, uno sfondo perfetto in cui si muovono le modelle, angeli tristi questi che possono evocare le anime di chi ha perso la vita in quella fabbrica ma esprimere anche il disagio dell'uomo nei confronti di una tecnologia priva di scrupoli per l'ambiente e per la vita. In ogni caso anche con queste differenze di percezione ci complimentiamo con l'autore per la coreografia e per i risultati ottenuti.
Una breve nota sulla stampa non percepibile per chi osserva le foto dal web: è un perfetto BN fine-art realizzato in camera chiara con l’ausilio di inchiostri a scala di grigio, il tutto su cartoncino da disegno dalla piacevole superficie materica. Luca Bortolato, secondo premio BN con l’opera <Consapevolezza>.
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"Central Park"N.1-4
Il titolo principale di questo portfolio di Simone Lodigiani è <Central Park>. Ci troviamo dunque nella metropoli americana durante una giornata invernale. Il titolo a nostro avviso non è fondamentale e a dire il vero il parco ripreso, senza nulla togliere alle foto potrebbe trovarsi in una qualsiasi città europea. E’ l’atmosfera che il fotografo ha saputo registrare a destare l’ammirazione dell’osservatore. E' piacevole camminare in una giornata invernale quando la neve attutisce i rumori attraverso uno dei tanti parchi della città (neve in città). L’atmosfera può essere quella, altro però è riuscire ad eseguire una foto impeccabile con una inquadratura corretta e nel momento giusto.
Ottima il lavoro di postproduzione in particolare la vignettatura che focalizza l’attenzione di chi guarda verso il centro dell’immagine dove il bianco della neve è reso più evidente.
Per la giuria questo portfolio ha meritato il primo premio per la sezione BN.
" Bambine inquietanti "
<Bambine Inquietanti> è il titolo della foto presentata da Ettore Pilati a cui è stato assegnato il terzo premio Colorprint. Il carnevale di S.Felice sul Panaro viene organizzato da parecchi anni nella omonima località; ha stimolato il lavoro di numerosi fotoamatori che hanno conseguito risultati molto interessanti. Personalmente rifuggo da queste manifestazioni dove la confusione è nemica della concentrazione di cui un fotografo ha generalmente bisogno, per eseguire un buono scatto. Il nostro autore a quanto pare questa concentrazione l’ha saputa trovare vista l’immagine sicuramente felice. Bellissima la cromia giocata sul contrasto tra la figura in rosso e le altre maschere bianche. Complimenti anche per la scelta dell'impaginazione; la cornice dai bordi sfumati rende la foto antica e preziosa.
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" Pellegrini a Lalibela"
Lucillo Carloni ha saputo destreggiarsi molto bene tra i fotografi di Emilia e Lombardia e gli facciamo i complimenti sia per le fotografie in bianco e nero che a colori, con cui ha partecipato al concorso. In tutte e due le sezioni i protagonisti sono personaggi e in particolare pellegrini probabilmente di religiona copta. Il luogo è infatti Lalibela in Etiopia e dunque il nostro autore si è cimentato con il reportage di viaggio. Due delle tre fotografie premiate sono davvero eccezionali, una per il colore e l’altra per gli sguardi dei personaggi. La terza foto dove vengono ritratti i pellegrini in viaggio risulta indispensabile per lo sguardo; è opportuno infatti separare le due immagini simili tra loro, per valorizzarle al meglio. E' opportuno osservare da vicino le fotografie; gli sguardi dei personaggi calamitano l’attenzione ma allo stesso modo emerge la riservatezza e anche la fierezza delle persone ritratte. Siamo molto lontani dalle immagini inflazionate dei bambini d’Africa con le mosche sul viso. Anche in questo lavoro il materiale di supporto si è rivelato particolarmente adatto; quel muro d’argilla è reso in modo stupefacente. Lucillo Carloni secondo premio Colorprint.
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" L'uomo e il mare"
Il portfolio di Montini lascia l’osservatore perplesso. E’ il soggetto che attira l’attenzione o la resa cromatica? La cornice che ricorda la pellicola Polaroid o la scelta del formato quadrato? Non ho ancora trovato la risposta, la regia è sicuramente importante nelle foto dei personaggi, meno in quelle di ambientazione. Le immagini hanno una estesa gamma cromatica ed un'ottima definizione aspetti sicuramente importanti nella valutazione di queste fotografie. Ma indubbiamente lo è anche il tema ed il modo in cui viene interpretato dal fotografo.
Il Mare lo ricordo agli appassionati è stato il tema sviluppato dai fotografi del Fotoclub BZ nella collettiva di aprile (mare). Le foto di Montini trattano più direttamente il rapporto uomo - mare come si può desumere dal titolo scelto. Dunque non paesaggio, non interpretazione storico-artistica, non sfondo di ambientazione ma esattamente luogo di svago, divertimento.
Il mare però è anche luogo dove la vita ha avuto origine come sembra suggerire l’immagine conclusiva, quella del bambino sollevato verso il cielo dal genitore. Complimenti al Sig. Montini a cui la giuria ha assegnato il 1° Premio Colorprint
Quest’anno il concorso è stato allargato alle regioni Emilia Romagna e Lombardia regioni in cui militano centinaia di fotoamatori. L’obiettivo è stato quello di disporre di un maggior numero di opere e di selezionare conseguentemente le migliori o meglio quelle che la giuria ha ritenuto tali. Tenendo conto del limitato numero di pannelli a disposizione abbiamo esposto più di ottanta fotografie; per la maggior parte dei casi è stato privilegiato l’autore che ha presentato un portfolio coerente costituito cioè da fotografie che trattavano lo stesso tema.
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