AL RIFUGIO BENIGNI

(VAL GEROLA)

 

 

Intanto cerchiamo di individuare la Val Gerola, una valle sicuramente sconosciuta ai più, anche a quelli intervenuti nella conferenza del CAI di Bolzano del 21 ottobre 2023 tra cui il Senatur Spagnolli e una schiera di esperti ed ingegneri nonché attivisti del sodalizio:

 

 

 

 

Salsa Annibale antropologo pare dubiti che una visione globale dei cambiamenti climatici sia indispensabile. E' un localista. Sappiamo dalla storia dice l'esperto, che tra il 1000 e il 1200 c'è stato l'optimum climatico e le genti hanno popolato le pendici montane salendo in quota. Perfetto ma l'emigrazione globale specie quella dal Sael dove la mettiamo nel senso dove collochiamo le persone che fuggono? E quella dei semisommersi del Bangladesh? E la sovrappopolazione come la gestiamo che è poi il problema principale del pianeta?

Quando sono intervenuto specificando che avevo appena firmato un appello contro la modifica della bidonvia alla forcella del Sassolungo con demolizione delle pareti dello stesso per aumentare la capienza dei bidoni e con un finaziamento al 45% della provincia autonoma di collusi, petizione a cui aderiva pure il CAI e altre decine di associazioni ambientaliste e che aveva già raccolto 40.000 firme, l'antropologo ( che ha sottolineato in un passaggio untuoso che prima di Quintino Sella potevano iscriversi al sodalizio solo i plurilaureati nonché cattedratici) mi ha affibiato del << socialista >> da intendersi non nel senso storico - politico ma nel senso di aderente alle fake news dei social. A me? Che non sono iscritto ne a Facebucco, Twitter, Linkedin e Wattelapesca? Che mi diletto masturbandomi solo mentalmente con questo sito che vedo io e pochi eletti? Non c'è stato il tempo di replicare....per lui i 40.000 sono dei perfetti coglioni che valgono uno tutti insieme.

 

Il moderatore tal Ing. Sartori ha dichiarato tra le altre cose che l'A.A. non ha poi cosi tante risorse, al che sono sobbalzato sulla sedia e gli ho chiesto come mai una provincia così povera finanzia la costruzione delle funivie  con i soldi pubblici e non solo quelle. Ha un bilancio maggiore della Lombardia e oltretutto è abita da quattro gatti. L'ho pure interrotto successivamente durante la tavola quadrata che stava diventando una noiosa chiaccherata tra i soli esperti e noi del pubblico, stavamo per romperci i c....Pare si sia offeso ma mi ha dato la parola lo stesso.

 

Supermario compagno di classe delle elementari e rivisto dopo 60 anni circa, ha chiarito cosa è il bosco nella realtà altoatesina. La sua gestione è al 50%  privata e dunque sono i privati che salvaguardano questo bene immobile  Giustamente è una risorsa primaria e va sfruttata con accortezza. 21.000 sono i proprietari forestali e solo una cinquantina di aziende dispongono di una superficie forestale con estensione superiore ai 250 ettari ( 1km per 2,5 per intenderci). Il bosco per il 24%  ha una funzione di protezione diretta ma con tutto il resto ospita un terzo delle sorgenti di acqua dolce . Cambierà il clima? Come e quando esattamente non lo sappiamo ma nessuno dovrà sentirsi costretto a sciare per forza......andremo a funghi a dicembre e cresceranno i datteri dolomitici. L'importante è metterci la testa...pensare a soluzioni alternative e non impattanti! E passi pure lo svago.

 

 

 

Compagni di classe alle Tambosi

 

 

Rodighero TAM ha esordito con una bella immagine di un energumeno una specie di " Cosa dei Fantastici 4 " che tenta di spostare un macigno enorme. Questa opera scultorea esemplifica la fatica che per secoli hanno fatto gli uomini della montagna per vivere ad alte quote. Questa fatica in molti luoghi delle Alpi semplicemente non c'è più perché i custodi della montagna se ne sono andati e da tempo. Meno successo ha avuto il Bidecalogo del buon socio CAI. Facciamo fatica a ricordarci i dieci comandamenti figurariamoci le linee guida di autoregolazione in materia di salvaguardia dell'ambiente pubblicate col TAM TAM..

 

Spagnolli ha ribadito alcuni concetti già discussi dai precedenti relatori; mi sarebbe piaciuto chiedergli cosa fa in senato a Roma e come trascorre la sua giornata tipo. Perfetta l'immagine iniziale del suo Powerpoint: Maso Corto prima e Maso Corto poi.....gli architetti che costruirebbero pure una piramide in cima al Sassolungo non rispettano neanche le linee di livello costruendo edifici che s'incrociano tra loro. Na me...

 

Il Varallo di Supersky vuole conservare l'azienda e svilupparla per altri 50 anni....e dunque per farlo contento continuiamo a costruire impianti a raffica? Gli ho chiesto cosa ne pensa della costruzione della funivia di Passo Nigra e degli allungamenti delle piste fin sulle cime dei monti a discapito dei pini mughi, delle pernici e dei galli cedroni...Eh ha replicato come in ogni grande famiglia capitano gli errori. L'azienda sta pensando di creare una rete di impianti ad uso e consumo dei pendolari. Vi immaginate una selva di cavi che percorre tutte le valli ma che permette di evitare l'uso dell'auto? Già adesso ho difficoltà ad eseguire delle foto di paesaggio che tralicci, funivie e pali TELECOM  rompono l'armonia del paesaggio più o meno antropizzatto e non solo quello....

 

La Nemela dell'Unesco a cui ho fatto la stessa domanda sottolineando che vanno bene le tavole rotonde e i confronti con gli operatori turistici di cui sopra ma a tutto c'è un limite. Ha affermato che il sodalizio non ha alcun potere politico ma si occupa solo di valorizzare quello che ritiene un bene primario di cui dovrebbe godere l'umanità intera. Perfetto ma se vengono meno le garanzie di sostenibilità ambientale come esso sodalizio ha dato il patrocinio Unesco così deve controllare ed eventualmente toglierlo. Le ho detto chiaramente che con l'Unesco non vado molto d'accordo Unesco di qua, Unesco di la, su e giù e mi sono dimenticato di chiederle informazioni su Ivrea Sito Industriale Unesco pure lei ma dove non visiti nulla se non gli edifici dall'esterno e non fai domanda in carta da bollo per accedere alla Villa Olivetti in alto sulla città.....Bahhh

 

Il giovane Cattaneo di Lecco di Tavolo 3 nuova speranza del CAI , ha fatto un intervento interessante sottolineando il fatto che la montagna è un bene non solo di chi la abita ma anche di chi vive in pianura. Se i monti sono abbandonati a se stessi come è accaduto in altre valli alpine è sicuro che smottamenti, frane e altri disastri si riverseranno prima o poi a valle. E' inoltre opportuno contrastare i cosidetti " Influencer " che con dichiarazioni poco accorte mobilitano milioni di persone che poi si concentrano nei soliti luoghi: Tre Cime di Lavaredo, Lago di Braies e forse quello di Carezza. Il divo Pitt Brad che per me poteva stare a casa sua, ha dichiarato che ha fatto un bel giro in moto attraversando tutti i passi. Gli è andata bene perchè normalmente auguro del male a chi fa le gincane sulla Mendola e ovviamente altrove sfrecciando a 100 Km /h.

I luoghi marginali ha concluso Cattaneo che soffrono di una migrazione continua e quindi dell'abbandono devono essere tutelati  prima di tutto con i servizi materiali siano questi i collegamenti pubblici,  presidi ospedalieri e le stesse scuole. Ed ha nominato la Val Gerola che ha qualche difficoltà con gli Scolabus....

 

Ehi! Cattaneo! Io in Val Gerola ci sono stato e sono salito al Benigni prendendo pure la funivia non Supersky che chiudeva da lì a poco con buona pace di tutti. Un altro mondo quello al di fuori dell'A.A. dove il turismo estivo è stato sicuramente potenziato garantendo profitti economici indubbi a suon di ostriche. E' però lecito domandarsi a spese di chi? Per l'appunto LA MONTAGNA è un bene primario o solo utile per lo svago? Vogliamo regolamentare il tutto o portare in quota tutto quello che sta in città, shopping compreso perché così i turisti si sentono a casa? Vogliamo scendere con le Ebike per i sentieri o ci limitiamo alle strade forestali? E altro ancora...

Avrei avuto molto con cui replicare al Salsa, all'Unesco, al Varallo e pure a Spagnolli...ma non c'è stato tempo.... Intanto i risultati elettorali suggeriscono che per quanto riguarda l'ambiente nulla cambierà che la destra risicata sarà chiamata a condividere il potere con la SVP che ha pure perso due seggi a favore dei disturbati estremisti sudtirolesi col moschetto e il cappello piumato. E' nota la sensibilità della destra italo-tedesca per le problematiche ambientali glocali.

 

Maps

 

Come è possibile notare Gerola Alta non è proprio dietro casa ma dista più di 200 km da Bolzano. Per raggiungerla senza dover passare per la Padania leghista bisogna superare il Passo del Tonale risalendo la Val di Sole, superare Ponte di Legno, scendere a Edolo salire l'Aprica per poi calare finalmente in Valtellina. Siamo a fine agosto ma ancora migliaia di turisti affollano le strade di montagna e le 4 ore di viaggio indicate da Google non sono afatto sufficienti.

La statale della Valtellina è un incubo con zone industriali nel tratto tra Sondrio e Morbegno caratterizzate da incroci a raffica che dipartono dalla statale. Insomma viaggiare in Italia è diventato un casino in ogni stagione e giorno dell'anno che pare che più nessuno lavori e tutti siano perennemente in ferie. Ecco spiegato perché tutti vengono da noi...

Ivi nella patria dell'Inferno i coniugi Cattarozzi&Nadia trascorrevano spensierati una settimana di ferie. Già a maggio ai piedi del Baldo, promisi di andarli a trovare cosa che puntualmente feci.

Ospiti della montanara sfegatata, tale Valentina compagna del giornalista argentino DP simpatizzante di Pax Cristi, i nostri riposavano all'ombra dei pecci colpiti dal bostrico anche qui; lui compilando i cruciverba del Bartezzaghi che s'inventa luoghi e personaggi introvabili in qualsivoglia enciclopedia e lei cucinando i piatti tipici e costosi della Valtellina dove il Bitto ti svuota il portamonete costando la bellezza di 40 Euro al chilo. E dagli con il presidio slow food....che pure bere l'Inferno è un Inferno per il portamonete.

Messa al corrente che i due della piana di Vimercate sarebbero stati raggiunti da due montanari doc, la Valentina di cui sopra incitò i suoi ospiti a raggiungere gli alti pascoli con la funivia e il Rif.Benigni con le proprie gambe.

Dei due giovani attempati non conoscevo le caratteristiche atletiche per cui vista la lunghezza del percorso non esitai a fare da guida e accompagnatore con la Malta in funzione di vice nota per sapersi orientare al buio nel gran casino delle strade venete sotto casa dove senza navigatore sei fregato.

 

 

 

Pescegallo di Gerola Alta

 

 

La parte alta della valle è caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi o meglio dire invasi che incanalano le acque nella locale centrale ma presumo anche in altre posizionate in Valtellina. Dighe a parte la Val Gerola orientata lungo l'asse Nord - Sud costituisce un perfetto balcone panoramico verso la più ben nota e frequentata Val Masino ( Cattaneo mi ha detto che l'accento va sulla a ) con le famose cime del Badile, Cengalo e Disgrazia che ebbi modo di vedere da vicino con quelli del fu Sacro Monte di Varallo nel 2011.

Il Rif.Benigni è comunque frequentato sia dai camminatori provenienti da Nord che dai bergamaschi provenienti da Sud. Alcuni di loro mi chiesero basiti che cosa facessi lì lontano dall'Heimat perfetta...

Ragazzi fare le code in montagna come agli ingressi dei musei non piaceva neanche a Gaber.

La montagna principe della zona che purtroppo non ho visto neppure da lontano è il Pizzo dei Tre Signori da cui prende il nome la locanda che ci ha ospitato ubicata nel centro di Gerola.

 

 

 

Gerola Alta e i Cavi dell'Alta Tensione

 

 

Stanza stretta ma con bagno e doccia al modico prezzo di 85 euro a notte. E' il prezzo medio attuale dei B$B taliani dell'epoca post covid. Prima era circa la metà e qualcuno suggerisce che bisognava in qualche modo recuperare le due annate a chilometro zero alias tutti <<sarà in casa >>.

Unica nota positiva, la cameriera con cui scambiai due parole oltre a quelle necessarie per la prenotazione, mi garantiva il bel tempo cosa che effettivamente si verificò e ragione per cui le feci i complimenti davanti a decine di pretendenti che frequentavano il bar della locanda.

Vediamo la mappa di Koomot per capire i tempi e i dislivelli che dovevano affrontare i quattro montanari:

 

 

 

Mappa di Koomot

 

Diciamo che per noi crucchi la cosa era affrontabile in tutta tranquillità ma per i pianuristi c'è stato qualche problema specie nel canalone che bisognava risalire dopo il Passo di Salmurano.

 

 

 

Le Foppe di Pescegallo

 

Il passo dista meno di mezz'ora dalla stazione a monte della funivia.

 

 

Verso il Passo di Salmurano (m.2017)

 

 

Mentre i compagni salivano tranquillamente con il loro passo, ho effettuato qualche scatto nelle direzione ovvia:

 

 

La testata della Val Masino

 

Le cime più importanti sono quelle cui accennavo prima: il Badile e Cengalo a sinistra nella prima foto e il Disgrazia nonché Bernina in quella a destra. Notare l'imponente piramide del Monte Disgrazia (m.3678) che non è che porta sfiga; il nome ha a che fare con il << ghiaccio >> che a Sud-Ovest lo copre solo sulla sella di Pioda ben visibile nella foto. Ivi misi i ramponi per la penultima volta, appunto nel 2011 salendo dal Rif.Ponti e raggiungendo la ragguardevole quota di m.3378....più della cima della Marmolada. Tra le varie curiosità morfologiche c'è la presenza del Dito del Torrione Orientale appena a sinistra del Torrione omonimo a destra nella prima foto. Porc...il Catta non aveva con sè il telescopio!

 

La testata della Val Masino

 

Sul passo ci siamo fermati un attimo per le foto a gruppi sparsi:

 

Gruppo escursionisti alta Val Gerola

 

Notare il cappello a falde messicane del Catta e la fascia ciclistica del Ric. Al collo di quest'ultimo l'inseparabile CanonG5X che viaggia oramai sugli 8 anni e comincia a dare qualche segno di squilibrio psichico-fotografico stante i 10.000 scatti eseguiti. Intanto però se la cava ancora egregiamente con le foto notturne alla ricerca delle costellazioni perdute nel cielo troppo luminoso del pianeta!

 

 

 

Oltre il Passo di Salmurano

 

 

Superato il passo inizia il bello che il sentiero si fa stretto e a destra nella foto appare una ripida gola assalita da decine di escursionisti che si feriscono reciprocamente con le stecche accuminate.

 

 

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L'altra faccia del Passo di Salmurano

 

 

Poco più in su appena al di sotto del rifugio ecco una bella sorpresa: transitano curiosi degli stambecchi o meglio delle stambecche accompagnate pure da qualche piccolo. L'animale è stato introdotto con successo anni fa e sembra si sia ambientato benissimo.

 

 

 

 

I piccoli si lasciano avvicinare senza alcuna paura che basta il cellulare per fotografarli:

 

Piccolo di stambecco

 

Da notare come a differenza del Catta il piccolo ami sostare sui sassi indifferente ai problemi di attrito ed equilibrio stabile o meno.

Verso le 14.00 ossia quasi fuori tempo massimo ( per accedere alla seggiovia nel ritorno ) la balda compagnia raggiungeva il Rif. Benigni e sostava sulle amene rive del Lago dei Piazzotti sbarrato da una piccola diga di sassi ragione per cui non si può dire del tutto naturale come sosteneva la famosa Valentina. Ivi le grazie bergamasche immergevano le sode e copiose natiche, che come tutti sanno i trenta e passa gradi hanno caratterizzato anche le quote sopra i 2000 metri con gran disappunto di tutti gli umani e non, sensibili al collasso climatico.

Oggi 20 ottobre 2023 mentre mi accingo a scrivere questo articolo finalmente piove copiosamente dopo quasi due mesi di siccità e caldo anomalo che una settimana fa a Sottomarina e non in Sicilia si badi bene, tutti facevano il bagno. Ma che cavolo vai a fare tu a Sottomarina?

 

 

 

Rif. Benigni (m.2222)

 

Vista l'ora tarda, dopo il panino di rito mi sono limitato a circum-navigare il lago per effettuare alcuni scatti più o meno riusciti:

 

Rif.Benigni

 

Lago dei Piazzotti

 

Lago e rifugio

 

Poco tempo dopo abbiamo fatto un salto al punto panoramico poco distante dal rifugio; la ruota in metallo riporta le cime principali visibili da lì:

 

Il Punto panoramico

 

Ovviamente quelle aldilà della Valtellina sono presenti in abbondanza.

 

 

Nella foto di destra si vede il Lago di Pescegallo raggiungibile in meno di un'ora dalla stazione a monte della seggiovia. A sinistra invece un sentiero alquanto ripido potrebbe costituire una alternativa per scendere a valle ma sono stato sconsigliato dal gestore del rifugio.

Sta di fatto che il Catta ha cercato di farsi ricoverare all'ospedale di Morbegno & Sondrio slogandosi la caviglia sulla via del ritorno. Voleva provare l'elicottero di Mountain Wilderness appeso nell'aria e in posizione orizzontale come da lettiga.

Buono che riavutosi dallo spavento ha ripreso lentamente il cammino scendendo con la dovuta precauzione per la stretta gola affrontata durante l'ascesa e giungendo alfine malridotto e parzialmente vivo alla funivia.

La giornata si è conclusa allegramente con qualche birra e sommessa bestemmia indirizzata al personaggio dei fumetti, quella con tette e caschetto creato da Guido Crepax, personaggio che in carne ed ossa passò di lì inconsapevolmente mentre la caviglia del Catta si gonfiava a vista d'oculo!

Chiudo con questa panoramica in BN fotografata in albergo e ricomposta con Photoshop.

 

 

 

PS

Per concludere due parole sulle elezioni provinciali del 22 Ottobre 2023. Spostamento a destra dei voti dei sudtirolesi a cui piace sempre di più la piuma sul cappello e lo sciopeto di Ceco Beppe; perdita di due seggi per la destra italiana, perdita di due seggi per il Team K. I verdi mantengono tre seggi. Nessun italiano tra gli ultimi due partiti che da sempre si oppongono alle politiche non ambientaliste della SVP. Gli italiani disertano i seggi e poichè a Roma governano i Fratelli Non Miei il solito governatore Kompatscher dovrà allearsi per forza con gli stessi cercando di accontentare la Civica o la Vita che hanno ciascuno un candidato nella nuova giunta.

Le conferenze del CAI a quanto pare servono a poco che la svolta ambientalista è aldilà da venire e tutto cambia per rimanere uguale a se stesso.

 

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